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Test genetici DTC? I medici generici non sono tenuti ad interpretarli

09/12/2019

Netta presa di posizione del Royal College of General Practitioners (RCGP), che rappresenta i medici di famiglia. Non dovrebbero "prendere alla lettera o tentare di interpretare" i risultati dei test genetici rivolti direttamente al consumatore (Direct To Consumer, DTC).1
In una presa di posizione ufficiale il College ha avvertito che esiste una "altissima possibilità di risultati falsi positivi o falsi negativi" dai test genetici diretti al consumatore e "costi significativi del SSN nel confermare (o più spesso confutarne)" i risultati.
I test genetici DTC sono diventati popolari negli ultimi anni, poiché la tecnologia di analisi del DNA è diventata più veloce ed economica. I test proposti forniscono tre tipologie di risultati:
- varianti geniche: informazioni su condizioni o predisposizioni di singoli geni (ad esempio BRCA1 o BRCA2 o il gene della fibrosi cistica);
- una combinazione di geni che possono indicare la suscettibilità a una condizione complessa o multifattoriale comune (come la malattia di Parkinson o il diabete);
- varianti farmacogenomiche che potrebbero influenzare la risposta del singolo paziente ad un farmaco.

Scrivono congiuntamente RCGP e la British Society for Genetic Medicine: “La capacità di interpretare con sicurezza il modo nel quale la variazione all'interno del codice genetico influisce sulla salute di una persona o sul rischio di malattia è spesso più debole di quanto le persone si aspettino. Inoltre, richiederà spesso informazioni contestuali come segni clinici, sintomi o storia familiare per facilitare l'interpretazione."
Raccomandano inoltre che i pazienti "non dovrebbero essere indirizzati alle cure secondarie o terziarie esclusivamente sulla base dei risultati del DTC" per l'alta probabilità di risultati falsi positivi o falsi negativi. I pazienti possono essere indirizzati ai test genetici del SSN se il loro medico di famiglia lo ritiene appropriato a causa della storia clinica e familiare, ma ciò dovrebbe essere fatto "indipendentemente dai risultati dei test DTC".
Aggiungono inoltre che i medici di base dovrebbero indirizzare i pazienti che desiderano discutere un risultato del test DTC per il quale i test genomici del SSN non sono generalmente offerti (ad esempio test di paternità o informazioni di origine etnica) al fornitore DTC commerciale.

Ma tali test sono disponibili in Italia? Basta cercare su Amazon e se ne trovano diversi.

1) Royal College of General Practitioners. Position statement on direct to consumer genomic testing. October 2019. www.rcgp.org.uk/-/media/Files/CIRC/Clinical-Policy/Position- statements/RCGP-position-statement-on-direct-to-consumer-genomic-testing-oct-2019. ashx?la=en.