Fare più check-up non significa ridurre il rischio di ammalarsi: lo afferma Slow Medicine
27/07/2025
Nella vita quotidiana vediamo con frequenza che imprese sanitarie private, farmacie, assicurazioni sanitarie integrative, anche all’interno di accordi nell’ambito del welfare aziendale, offrono a pagamento o gratuitamente, senza la prescrizione di un medico, “pacchetti prevenzione”: un insieme di esami ematochimici, accertamenti strumentali e visite specialistiche, presentando come prevenzione i check-up e la diagnosi precoce.
Il Direttivo di Slow Medicine ETS pubblica un documento, nell’interesse dei pazienti e a salvaguardia del Servizio Sanitario Nazionale, con l'intento di sottolineare le illusorie attese di salute riposte nei check-up, invitando le istituzioni sanitarie pubbliche, le organizzazioni sindacali e le società scientifiche a non promuovere iniziative finalizzate all’esecuzione di test con finalità preventive al di fuori degli screening di riconosciuta efficacia e ad intervenire in maniera decisa nei confronti di tutti coloro che con messaggi accattivanti e ingannevoli illudono le persone di poter tutelare la propria salute, sottoponendosi ad una serie di test e di visite specialistiche potenzialmente dannosi.
A questo documento, che si può consultare nell'allegato alla notizia, SIPMeL ha deciso di aderire per sostenerlo.
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