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271 - La gestione delle emocolture come livello di qualità istituzionale: revisione e casistica del laboratorio di Rovereto

Autore/i: M. Schinella, P. Gualdi, L. Collini, A. Smaniotto

Rivista: RIMeL - IJLaM, Vol. 4, N. 4, 2008 (MAF Servizi srl ed.)

Pagina/e: 271-279

Premesse. L’emocoltura rappresenta l’esame di laboratorio fondamentale per la diagnosi di infezioni intravasali, quali batteriemie sepsi e shock settico, ed infezioni cardiache come endocarditi e pericarditi. Data l’importanza delle emocolture nella diagnosi delle patologie infettive ci è sembrato utile compiere un lavoro di revisione dell’utilizzo di questo esame, come indicatore di qualità istituzionale. Metodi. Il laboratorio di Rovereto utilizza, per l’esame delle emocolture, il sistema automatizzato Bactec 9240 (Becton Dickinson, Milano, Italia). Abbiamo elaborato la casistica delle emocolture effettuate nell’ospedale negli anni 2004, 2005 e primo semestre 2006 con lo scopo di evidenziare, oltre al numero totale di emocolture effettuate in questo periodo, l’utilizzo delle stesse nei diversi reparti, i microrganismi maggiormente isolati, le colture effettivamente positive, i tempi di positivizzazione e le contaminazioni; abbiamo inoltre messo in risalto le fasce orarie in cui sono state effettuate le comunicazioni telefoniche per emocolture positive nei diversi reparti. Risultati. Nel nostro laboratorio dall’anno 2004 in poi, il ricorso all’emocoltura ha subito un continuo incremento: 2109 coppie accettate (positive 15.6%) nel 2004 contro le 3062 accettate (positive 10.2%) nel 2005 e 2081 (positive 7.9%) nel primo semestre 2006. Il numero di falsi positivi è stato pari al 4.3% delle coppie accettate nel 2004, nel 2005 del 3.5%, mentre nel primo semestre 2006 la percentuale di falsi positivi è stata pari a 1.1%. Le coppie dichiarate come contaminate sono state: l’1.1% delle coppie accettate nell’anno 2004, lo 0.9% nel 2005 e lo 0,7% nel primo semestre 2006. L’emocoltura è stata maggiormente utilizzata dalla medicina, che da sola copre il 42.2% del totale delle coppie accettate nell’ anno 2004, il 37.4% nell’ anno 2005 e il 40.4% nella prima metà del 2006, seguita dalla geriatria e dalla rianimazione. Il reparto con più coppie positive è rappresentato dalla cardiologia con, in media, il 13% delle coppie, segue la chirurgia con il 12.8%. Nell’anno 2004, il reparto con maggior numero di Falsi Positivi (FP) è la neurologia con il 10%, nel 2005 l’ortopedia con il 7.1%, e ritroviamo la neurologia nel I° semestre 2006 con il 2,7%. Nell’anno 2004 il reparto con più contaminazioni è rappresentato dall’ortopedia con il 3.8%, nel 2005 la neurologia con il 2%, nel primo semestre dell’anno 2006 la medicina con lo 0.9%. I microrganismi in assoluto più isolati sono rappresentati da Stafilococchi coagulasi negativi pari in media al 41.3% del totale dei microrganismi isolati; seguono Escherichia coli, con, in media, il 18% e Staphylococcus aureus con l’11.9%. Rianimazione e chirurgia presentano anche un elevato indice di isolamento di Candida spp. Per quanto riguarda le emocolture pediatriche, poiché nel nostro reparto di pediatria non è consuetudine inoculare 2 flaconi per emocoltura, i dati riportati si riferiscono non più a coppie ma a flaconi singoli e vengono discussi a parte. Le comunicazioni telefoniche sono state effettuate in una fascia d’orario che copre l’intera giornata lavorativa, andando dalle 8:05 come ora minima alle 17:00 come ora massima. Conclusioni. L’indice di positività si è mantenuto pressoché stabile nel tempo: il maggior ricorso da parte dei clinici all’emocoltura non si è dunque riflesso in un aumento delle positività. I batteri gram negativi sono presenti per lo più interventi di chirurgia addominale e frequente utilizzo di cateteri vescicali), medicina, ortopedia, rianimazione e geriatria. I batteri gram positivi invece sono presenti per lo più in neurologia, cardiologia, malattie infettive e pediatria. Nel reparto di pediatria il ricorso all’emocoltura si è mantenuto più o meno stabile in questi due anni e mezzo con un numero di contaminazioni abbastanza stabile nel periodo da noi esaminato. Le comunicazioni telefoniche in reparto per emocolture positive incidono sulla gestione terapeutica del paziente poiché la telefonata precede di 24 o 48 ore la reale identificazione ed antibiogramma del patogeno.

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