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294 - Raccomandazioni intersocietarie sulla valutazione di laboratorio della funzionalità renale

Autore/i: P. Cappelletti, M. Plebani, C. Zoccali

Rivista: RIMeL - IJLaM, Vol. 4, N. 4, 2008 (MAF Servizi srl ed.)

Pagina/e: 294-295

1. Refertate la eGFR La stima della velocità di filtrazione glomerulare è un’informazione clinica essenziale. Tuttavia l’eGFR dev’essere refertata solo dai laboratori che determinino la creatinina con metodi a sicura tracciabilità IDMS. 2. Utilizzate la formula MDRD La stima della eGFR, attraverso la formula MDRD, è uno strumento utile e validato per ottenere un indice della funzionalità del rene. E’ la formula più semplice, non necessita di misure antropometriche e correla meglio di altre formule con la velocità di filtrazione misurata. 3. Verificate la calibrazione della creatinina - usate metodi IDMS tracciabili La standardizzazione della misura della creatinina è fondamentale, per evitare errate classificazioni dei pazienti, specie utilizzando formule per la stima della velocità di filtrazione glomerulare. Obbligatoria è quindi la ricalibrazione e la tracciabilità delle calibrazioni con il metodo di riferimento (IDMS). 4. Se dovete cambiare metodo, scegliete un metodo enzimatico I metodi enzimatici presentano una migliore correlazione con il metodo di riferimento e non hanno interferenze aspecifiche. Nel momento di sostituzione di un metodo per la misura della creatinina, sono da preferire. 5. Limitazioni dell’eGFR La stima della velocità di filtrazione glomerulare (eGFR) non è applicabile nelle donne in gravidanza, nei soggetti defedati e/o affetti da patologie multiple. In questi casi, è necessario determinare la clearance della creatinina. Vanno pure esclusi dal calcolo soggetti di età inferiore a 18 anni o maggiore di 75 anni.

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