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017 - Anemia Perniciosa: problematiche cliniche e diagnostiche

Autore/i: P. Cappelletti

Rivista: RIMeL - IJLaM, Vol. 5, N. 1, 2009 (MAF Servizi srl ed.)

Pagina/e: 17-23

Riassunto
Secondo ricerche epidemiologiche in circa il 15% degli anziani ultrasessantenni vi è una carenza di vitamina B 12, potenzialmente pericolosa sotto il profilo neurologico ed ematologico. Le cause principali sono la Food-cobalamin Malabsorption e la carenza alimentare, mentre la classica anemia perniciosa rappresenta una causa minore. Tuttavia essa resta spesso indiagnosticata sia per la clinica insidiosa che per le difficoltà del procedimento diagnostico. I dati ematologici sono poco sensibili e specifici e i dosaggi biochimici di cobalamina, acido metilmalonico ed olotranscobalamina conoscono numerosi problemi analitici ed interpretativi. Il test di Schilling, ancora oggi considerato il gold standard per provare la patogenesi dell’anemia perniciosa, è indaginoso, di incerto risultato e sempre meno disponibile. Di conseguenza, il trattamento empirico appare giustificato sia per diagnosticare ex juvantibus la malattia che per prevenire le complicanze neurologiche, non facilmente e totalmente recuperabili.

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