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264 - Medicina di laboratorio e carcinomi tiroidei

Autore/i: L. Giovanella

Rivista: RIMeL - IJLaM, Vol. 5, N. 4, 2009 (MAF Servizi srl ed.)

Pagina/e: 264-73

Riassunto
I carcinomi tiroidei differenziati (CTD) sono complessivamente rari ma in progressivo aumento negli ultimi anni. Questo fenomeno è legato alla diagnosi precoce e spesso occasionale di carcinomi tiroidei ben differenziati scoperti in fase iniziale mentre sono in riduzione i casi di malattia avanzata alla presentazione. Pertanto è stato necessario rivedere le strategie diagnostiche, terapeutiche e di follow-up, adattandole ai diversi profili di rischio dei pazienti. ln tale contesto le metodiche di laboratorio hanno acquisito un ruolo sempre piu’ importante e centrale e la presenza del laboratorista nell’ambito del management disciplinare è specificamente contemplata nelle più recenti linee-guida. Il suo ruolo non puo’ pertanto limitarsi alla prestazione analitica ma esce dal laboratorio per fornire agli altri specialisti una consulenza sul significato (ed i limiti) del dato che ne consenta una applicazione personalizzata al paziente con CTD. Scopo della presente rassegna è l’analisi delle problematiche diagnostiche e cliniche e delle risposte (e dei limiti) della medicina di laboratorio nei pazienti affetti da CTD.

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