SIPMeL

Area soci

191 - Autoanticorpi anti-insula pancreatica nel Diabete Mellito di Tipo 1 e nel latent autoimmune diabetes in adults (LADA)

Autore/i: A. Falorni per il Gruppo di Studio intersocietario SIBioC-SIMeL Diabete mellito

Rivista: RIMeL - IJLaM, Vol. 5, N. 3, 2009 (MAF Servizi srl ed.)

Pagina/e: 191-205

Riassunto
L’autoimmunità insulare è caratterizzata dalla comparsa di autoanticorpi anti-insulari diretti contro l’insulina (IAA), la decarbossilasi dell’acido glutammico (GADA), la proteina tirosin-fosfatasi IA-2 (IA-2A) ed altri autoantigeni. Gli autoanticorpi anti-insula pancreatica non sono patogenetici, ma sono marcatori utili per l’identificazione del processo autoimmune anti-insulare. IAA ed IA-2A sono più frequentemente riscontrati in bambini con diabete di tipo 1 (DMT1), mentre la frequenza dei GADA in pazienti diabetici non è influenzata dall’età all’esordio della malattia. In pazienti con DMT1 ad esordio nell’età adulta, i GADA rappresentano il marcatore immunologico con maggiore sensibilità diagnostica. In pazienti diabetici adulti che non richiedono terapia insulinica per almeno 6 mesi dopo la diagnosi, la presenza di GADA identifica quella forma di diabete nota come “Latent Autoimmune Diabetes in Adults (LADA). In oltre l’80% dei casi, i pazienti LADA sviluppano insulino-dipendenza entro pochi anni dalla diagnosi. Inoltre nel LADA vi è un’aumentato rischio di sviluppare altre malattie autoimmuni organo-specifiche. Un alto titolo GADA caratterizza un sottogruppo di pazienti LADA con basso indice di massa corporea (BMI), bassi livelli di peptide C ed un’aumentata frequenza di aplotipi HLA di classe II associati allo sviluppo di DMT1. Il dosaggio dei GADA dovrebbe essere eseguito in pazienti diabetici adulti per identificare i casi con autoimmunità latente, ed, in caso di positività, lo screening per altre malattie autoimmuni dovrebbe essere effettuato. Sono attualmente disponibili kit commerciali per la determinazione dei GADA e degli IA- 2A. La scelta del kit da utilizzare deve tenere in considerazione i risultati dello specifico dosaggio in workshops internazionali di standardizzazione, come il Diabetes Antibody Standardization Program (DASP).

Articolo in formato PDF

Torna al numero corrente