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075 - La legionellosi: gli attori della gestione del rischio “Il percorso diagnostico di Laboratorio”

Autore/i: I. Bianco, A. Conti

Rivista: RIMeL - IJLaM, Vol. 5, N. 3-S1, 2009 (MAF Servizi srl ed.)

Pagina/e: 75-80

Riassunto
Legionella pneumophila è da considerare uno dei più importanti patogeni delle vie respiratorie profonde, in causa sia in polmoniti nosocomiali che comunitarie che, largamente misdiagnosticate, spesso presentano un quadro clinico di gravità ingravescente con esiti anche infausti per il paziente. L’iter diagnostico microbiologico si avvale di numerosi test molti dei quali non sono in grado da soli o negli stadi precoci d’infezione di confermarne l’eziologia. La coltura da campioni respiratori rappresenta il gold standard per la diagnosi di conferma e la procedura diagnostica più specifica da effettuare. La ricerca in EIA degli antigeni urinari, indagine alla portata di molti laboratori, offre buone performance analitiche, in termini di sensibilità e specificità; per la ricerca dei microrganismi direttamente nei materiali dell’apparato respiratorio è possibile il ricorso alla microscopia in immunofluorescenza sia diretta (DFA) che indiretta (IFAT). La ricerca di anticorpi specifici è utilizzata invece per la diagnosi indiretta di infezione e per la definizione epidemiologica. Le tecniche molecolari, infine, permettono di ottenere, in tempi brevi importanti informazioni diagnostiche, da utilizzare sempre in combinazione con gli altri test validati. La diagnostica di questa patologia ripropone l’importanza e la necessità della figura del Consultant Medical Microbiologist che possiede competenza e capacità per indirizzare l’intero processo diagnostico.

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