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143 - Biomarker di maturità cerebrale feto-neonatale

Autore/i: D. Gazzolo

Rivista: RIMeL - IJLaM, Vol. 6, N. 2, 2010 (MAF Servizi srl ed.)

Pagina/e: 143-146

La diagnosi, la cura e la prevenzione delle patologie dello sviluppo del sistema nervoso centrale (CNS), rappresentano una delle principali strategie operative per ridurre una delle maggiori cause di mortalità prenatale e di mortalità/morbilità perinatale. Numerosi studi sono stati condotti al fine di accertare i tempi e le modalità eziopatogenetiche dei disturbi dello sviluppo del CNS specialmente nei casi in cui non vi fosse una causa genetica. Attualmente l’obbiettivo principale rimane sempre la diagnosi precoce e l’individuazione in fasi estremamente precoci dei casi ad alto rischio. Nel caso specifico delle patologie del CNS, l’obiettivo primario risiede nella possibilità di utilizzare marcatori specifici coinvolti nelle fasi di accrescimento del tessuto nervoso ed allo stesso tempo capaci di segnalare alterazioni dello sviluppo stesso. S100B è una proteina calcio legante della famiglia EF hand che è localizzata principalmente nel tessuto nervoso a livello delle cellule gliali, delle cellule di Schwann ed astrociti. Popolazioni neuronali specifiche esprimono S100B. L’emivita della proteina è di circa un’ora e viene eliminata principalmente dall’emuntorio renale. Numerose funzioni sono state attribuite alla proteina, tra le quali i processi di comunicazione cellulo-cellulare, i processi di crescita cellulare, trasduzione e trasmissione dei segnali cellulari. Studi condotti su modelli animali da esperimento, su colture cellulari umane e mediante determinazione delle concentrazioni della proteina nei liquidi biologici hanno rilevato come S100B a concentrazioni fisiologiche si comporti come una citochina esercitando un ruolo neurotrofico. Tiu et al. hanno recentemente confermato le pregresse osservazioni di Zuckerman et al. di un diretto coinvolgimento della proteina nei processi embriogenici del CNS. Il ruolo neurotrofico è stato ampiamente descritto in studi recenti basati sugli effetti teratogenici (alcool, cocaina) in gravidanza. Recenti osservazioni rilevano che l’utilizzazione della proteina S100B, in medicina preperinatale, sembra soddisfare i criteri richiesti per un marcatore di normale o alterata funzione cerebrale: a) buona riproducibilità e semplicità di esecuzione; b) misurabilità in diversi liquidi biologici; c) possibile utilizzazione per il monitoraggio longitudinale; d) consolidata proprietà di marcatore quantitativo di maturazione e danno cerebrale. condotti al fine di accertare i tempi e le modalità eziopatogenetiche dei disturbi dello sviluppo del CNS specialmente nei casi in cui non vi fosse una causa genetica.....

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