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167 - Le infezioni batteriche delle vie urinarie

Autore/i: M. Schinella

Rivista: RIMeL - IJLaM, Vol. 6, N. 2, 2010 (MAF Servizi srl ed.)

Pagina/e: 167-168

Le infezioni batteriche delle vie urinarie in gravidanza costituiscono un evento molto precoce e l’incidenza della batteriuria asintomatica riportata dai vari autori varia tra 2 e 10%; percentuali più elevate sono state riscontrate nelle multipare delle classi sociali più indigenti, oppure associate a pregresse infezioni urinarie, anomalie del tratto urinario, diabete, mentre per età e drepanocitosi l’associazione non è ancora del tutto chiara. Gli agenti eziologici implicati nella batteriuria delle infezioni del tratto urinario sono gli stessi sia nella donna gravida che nella donna non gravida: Escherichia coli è il patogeno più comune (70-80% degli isolati), ma anche Klebsiella pneumoniae, Proteus spp, Pseudomonas aeruginosa, Streptococchi, Enterococchi. Poiché le urine possono essere colonizzate da batteri provenienti dal perineo o dalla vagina, Kass nel 1970 ha introdotto il concetto di “batteriuria significativa” intesa come la presenza di 100.000 UFC/ml di urina in un campione non contaminato. Le batteriurie asintomatiche e sintomatiche sono di facile riscontro nella donna durante la gravidanza. La prima è definita come la presenza di una batteriuria significativa senza i sintomi di un’infezione acuta del tratto urinario, mentre la seconda può essere divisa come infezione delle basse vie (cistite) o delle alte via (pielonefrite).

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