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211 - “Shared Resource Laboratory”: consolidamento della diagnostica citofluorimetrica in Area Vasta Romagna

Autore/i: F. Monti, M. Rosetti, G. Poletti, A.Clementoni, A. Zucchini, D. Conti, P. Masperi, R.M. Dorizzi

Rivista: RIMeL - IJLaM, Vol. 6, N. 3, 2010 (MAF Servizi srl ed.)

Pagina/e: 211-5

Premesse. Le biotecnologie diagnostiche sono in continua evoluzione e, data la loro potenzialità, necessitano obbligatoriamente di un corretto utilizzo. Il concetto di condividere al meglio ogni risorsa disponibile per le attività di Laboratorio (Shared Resource Laboratory) è il modello organizzativo e gestionale migliore per assicurare una adeguata formazione di personale altamente specializzato e per disporre di strumentazione tecnologica avanzata al fine di garantire la migliore qualità assistenziale. Materiali e metodi. Il Laboratorio Unico di Area Vasta Romagna (AVR) è il laboratorio di riferimento subregionale per un bacino di utenza di circa un milione di abitanti. Nel 2009 la diagnostica citofluorimetrica delle immunodeficienze e delle patologie polmonari delle quattro AUSL Romagnole è stata consolidata. Nel primo trimestre di attività Maggio-Luglio 2009 sono stati analizzati 3338 campioni con richiesta di analisi citofluorimetrica delle sottopopolazioni linfocitarie (3114 su sangue periferico e 224 su lavaggio bronchiolo alveolare). Tutti i campioni sono stati analizzati con citofluorimetri Cytomics FC 500 (Beckman Coulter, Miami, FL, USA). Risultati. Nel periodo preso in esame, il consolidamento della diagnostica ha portato ad un risparmio di 9200 euro nell’acquisizione di anticorpi monoclonali per le analisi eseguite sul sangue periferico e di 3288 euro per le analisi eseguite sui liquidi di lavaggio bronchiolo-alveolare. Il numero dei citofluorimetri è stato ridotto a due rispetto ai sei utilizzati prima delle centralizzazione delle analisi con un risparmio in termini di noleggio e manutenzione di 63382 euro. Conclusioni. Il consolidamento delle attività citofluorimetriche e il conseguente risparmio in termini di spesa per reagenti e strumentazioni, confermano l’efficienza di questo modello organizzativo nei servizi di Medicina di Laboratorio.

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