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070 - Interazioni micro-ambientali e comportamento clinico in leucemia linfatica cronica: la lezione del CD49d

Autore/i: D. Benedetti, A. Zucchetto, P. Bulian, C. Tripodo, R. Bomben, M. Dal Bo, G. Del Poeta, F.M. Rossi, M. Degan, F. Tedesco, S. Deaglio, F. Malavasi, V. Gattei

Rivista: RIMeL - IJLaM, Vol. 6, N. 3-S1, 2010 (MAF Servizi srl ed.)

Pagina/e: 70-73

Gli studi che saranno presentati hanno preso le mosse da osservazioni precedenti di “gene expression” e “surface antigen expression” “profiles”, i quali hanno permesso di identificare l’espressione di CD49d come un marcatore prognostico per LLC, spesso in associazione con l’espressione di CD38, altro marcatore prognostico in LLC e con uno stato mutazionale “non mutato” dei geni IGHV. Gli aspetti che saranno discussi porteranno a definire un modello di interazione microambientale secondo il quale cellule di LLC CD38+ quando stimolate dal loro contro-recettore CD31 producono elevati livelli di due chemochine (CCL3 e CCL4) le quali sono in grado di attivare cellule monocito-macrofagiche, a loro volta esprimenti i recettori specifici per CCL3 e CCL4 (CCR1 e CCR5), stimolandole a produrre TNF-alpha ed altre citochine, le quali a loro volta sono in grado di regolare positivamente l’espressione di VCAM-1/ CD106 su cellule micro-ambientali stromali/endotelali. La interazione di VCAM-1 con il suo contro-recettore fisiologico CD49d, usualmente espresso ad elevate livelli da cellule di LLC CD38+, è in grado di trasmettere alle cellule di LLC stesse segnali di sopravvivenza od anti-apoptotici. Alcune delle molecole coinvolte nel summenzionato “network” possono essere di interesse come marcatori prognostici aggiuntivi e/o putativi bersagli terapeutici (es. CD49d). Dando seguito ad indicazioni preliminari, parte della discussione avrà come obiettivo quello di definire la distribuzione in membrana in cellule di LLC delle molecole di CD38 e CD49d le quali appaiono essere fisicamente associate nel contesto di specifiche aree di “signalling” della membrana cellulare (c.d. “raft domains”). Le ricadute funzionali di tale organizzazione sovramolecolare sarà infine discussa presentando risultati di saggi funzionali di ingaggio di CD49d mediante VCAM-1.

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