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097 - L’interpretazione del dato autoanticorpale nella sindrome da anti-fosfolipidi

Autore/i: N. Bizzaro

Rivista: RIMeL - IJLaM, Vol. 2, N. 1, 2006 (MAF Servizi srl ed.)

Pagina/e: 97-102

La misurazione degli anticorpi anti-cardiolipina, anti-beta2- glicoproteina I e del lupus anticoagulant ha consentito negli ultimi 15 anni di migliorare sostanzialmente l’approccio diagnostico e terapeutico dei pazienti con evento tromboembolico su base autoimmune. Tuttavia, nonostante la loro importanza clinica, questi test rimangono ancora poco riproducibili a causa della carente standardizzazione dei metodi. A complicare il quadro, intervengono l’elevato numero di richieste in pazienti con bassa probabilità pre-test di malattia, la approssimativa definizione dei livelli decisionali, la non uniforme modalità di refertazione e la difficile interpretazione clinica dei risultati. Questa rassegna prende in esame i numerosi aspetti controversi che sono alla base della variabilità pre e post-analitica dei test per la determinazione degli anticorpi anti-fosfolipidi, la cui conoscenza è necessaria per una corretta interpretazione dei risultati e per la compilazione del referto.

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