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151 - Il commento interpretativo degli esami autoanticorpali e del risultato autoanticorpale inatteso

Autore/i: E. Tonutti, D. Visentini, N. Bizzaro

Rivista: RIMeL - IJLaM, Vol. 2, N. 2, 2006 (MAF Servizi srl ed.)

Pagina/e: 151-155

Il laboratorio di immunologia esegue test diagnostici per la identificazione di marcatori autoanticorpali necessari all’inquadramento di patologie complesse, spesso rare e di non facile definizione. La recente introduzione di nuovi markers e l’impiego di metodiche complesse possono creare difficoltà nell’interpretazione dei risultati dei test. Alcune procedure diagnostiche possono inoltre rilevare autoanticorpi non richiesti e quindi non attesi. E’opportuno che tali positività siano segnalate solo quando presentano elevato valore predittivo e quindi strettamente associate a patologie autoimmuni. Il commento interpretativo del risultato dei test autoanticorpali è fondamentale in particolari situazioni: quando vengono rilevati autoanticorpi con rilevante correlazione clinica (elevata specificità); in presenza di risultati non concordanti qualora si siano usati due o più metodi per determinare lo stesso autoanticorpo; in presenza di una positività autoanticorpale inattesa; quando vengono forniti risultati relativi ad esami di approfondimento diagnostico effettuati autonomamente dal laboratorio. Il commento interpretativo deve essere strutturato prendendo in considerazione le caratteristiche anagrafiche del paziente (sesso, età) e gli altri parametri di laboratorio a disposizione; deve specificare il livello di accuratezza diagnostica dei metodi impiegati nell’esecuzione dei test; deve indicare le correlazioni clinico-diagnostiche degli anticorpi risultati positivi; deve inoltre indicare le ulteriori indagini necessarie per completare l’iter diagnostico.

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