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116 - Il Self Testing

Autore/i: A.Villani

Rivista: RIMeL - IJLaM, Vol. 2, N. 3-S1, 2006 (MAF Servizi srl ed.)

Pagina/e: 116-121

Il prolungamento della vita media e l’invecchiamento della popolazione ingigantisce la problematica dell’assistenza al paziente cronico, con l’orientamento alla de-ospedalizzazione e all’incremento delle cure presso la propria abitazione, che, particolarmente in aree territoriali decentrate, può trovare un ottimo supporto nell’autogestione, con l’assunzione diretta di responsabilità, nelle pratiche d’autocontrollo. Il fondamento giuridico, in merito alla necessità di una gestione controllata delle attività analitiche decentrate rispetto alla struttura del Laboratorio, discende da una Legge Regione Piemonte n. 21 del 14.05.1991 e sue successive modifiche. La riduzione degli errori in Medicina di Laboratorio passa attraverso il controllo di tutte le fasi che possono modificare la qualità degli esami, monitorando tutti i processi che portano al referto, la precisa responsabilità della direzione del Laboratorio essenziale per un efficace monitoraggio dell’efficacia clinica mediante la pratica dell’audit clinico. Da qui la necessità che il Laboratorio, con le proprie specifiche (e insostituibili) competenze tuteli e supporti la qualità di queste “procedure analitiche situate in contesti diversi dal Laboratorio”, diventando il riferimento per il paziente in caso di necessità.

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