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042 - La sicurezza del Paziente e la Medicina di Laboratorio. Il punto di vista dei cittadini*

Autore/i: A. Terzi, F. Moccia, E. Terzi

Rivista: RIMeL - IJLaM, Vol. 2, N. 3-S1, 2006 (MAF Servizi srl ed.)

Pagina/e: 42-48

CittadinanzAttiva, la più presente ed articolata organizzazione di cittadini presente in Italia, redige ogni anno dal 2000 un rapporto dal titolo “Campagna Ospedale Sicuro” dedicata via via ad aspetti diversi della sicurezza dei pazienti. Un primo approccio al tema è avvenuto nell’ambito della Campagna Ospedale Sicuro del 2004 con lo svolgimento di una “Indagine sui laboratori di analisi” (“c’è un perno del sistema che funziona: cominciamo con quello”) che aveva messo in evidenza una situazione tendenzialmente soddisfacente ma anche l’esistenza di problemi. Infatti due conclusioni furono di segno positivo e riguardano i rapporti con il pubblico e l’orientamento alla qualità e alla sicurezza. La terza invece focalizzò l’area critica dei rapporti della medicina di laboratorio con i processi clinici. Il focus sui Laboratori di Analisi, rapporto della Campagna Ospedale Sicuro 2006, è il risultato di una collaborazione fra Assobiomedica, Fimmg, SIMeL e CittadinanzAttiva. L’obiettivo del Tavolo di Lavoro è stato quello di promuovere un uso più appropriato dei laboratori da parte di tutti i soggetti e di individuare quali erano le possibilità di intervento a questo proposito della cittadinanza attiva. In questo contesto è stata analizzata la documentazione messa a disposizione soprattutto dalla SIMeL ed è stata condotta una ricognizione sui siti web di cinquanta aziende sanitarie (40 ASL distribuite a rappresentare significativamente tutte le Regioni italiane e 10 grandi Aziende Ospedaliere). I dati così raccolti, insieme a quelli della Indagine del 2004, sono stati analizzati e riordinati secondo i 14 punti della Carta europea dei diritti del malato. I punti più delicati appaiono quelli relativi all’accessibilità, all’informazione, al rispetto del tempo del paziente e alla sicurezza. I possibili rimedi ai problemi così rilevati sono stati indicati nelle Raccomandazioni che costituiscono la seconda parte del documento e che sono rivolti agli Assessorati Regionali, alle Società Scientifiche, alle Aziende Sanitarie, ai Responsabili dei Laboratori, ai Medici di Medicina Generale e a CittadinanzAttiva.

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