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088 - Il ruolo della determinazione dell’Albumina Modificata dall’Ischemia nella medicina d’emergenza

Autore/i: G. Lippi, M. Montagnana, G.C. Guidi

Rivista: RIMeL - IJLaM, Vol. 3, N. 2, 2007 (MAF Servizi srl ed.)

Pagina/e: 88-93

Un’aumentata produzione di radicali liberi e di altre specie reattive in seguito alla riperfusione di tessuti ischemici, altera struttura, metabolismo e funzione delle proteine. Nell’albumina umana, i processi ossidativi indotti dai radicali liberi nella regione N-terminale alterano la capacità di legare i metalli di transizione come il nickel ed il cobalto. L’albumina così modificata è denominata Albumina Modificata dall’Ischemia (IMA), e può essere misurata nel siero e nel plasma mediante una semplice e rapida metodica colorimetrica. Osservazioni cliniche indicano che il dosaggio dell’IMA potrebbe fornire utili informazioni nella valutazione di eventi cardiovascolari, consentendo il riconoscimento dell’ischemia miocardica prima della comparsa di danno irreversibile e necrosi. In associazione ai tradizionali biomarcatori di danno cardiaco, un valore non diagnostico di IMA esclude la presenza d’ischemia cardiaca, consentendo di indirizzare il clinico verso una diagnosi alternativa o di dimettere il paziente. Un valore positivo di IMA potrebbe essere d’ausilio nell’identificare individui ad alto rischio, soggetti a condizioni ipossiche locali o sistemiche, che potrebbero beneficiare di un trattamento precoce

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