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178 - La pianificazione ottimale dei flussi di lavoro nei laboratori di analisi cliniche

Autore/i: M.E. Bruni, D. Conforti, C. Ieropoli

Rivista: RIMeL - IJLaM, Vol. 3, N. 3, 2007 (MAF Servizi srl ed.)

Pagina/e: 178-188

Premesse. Le indagini del laboratorio producono informazioni utili ai fini di una corretta prevenzione, diagnosi e monitoraggio della terapia e del suo decorso, oltre a quelli della ricerca. In un contesto di razionalizzazione della spesa sanitaria è fondamentale che i laboratori assicurino prestazioni di alta qualità tenendo conto dell’economicità della gestione, adeguando strutture, attrezzature e condizioni di lavoro. Lo scopo del presente lavoro è la proposta di un contributo ad una nuova fase di progettualità che si fonda sul rapporto sinergico tra la cultura scientifica, economica, tecnologica e sanitaria. In particolare in un’ottica strategico-organizzativa, la razionalizzazione investe l’intero processo del sistema Laboratorio di Analisi Cliniche sfruttando appieno l’enorme potenziale collegato alle tecnologie emergenti. Tale contributo mira a rafforzare la mancanza o debolezza di strumenti di operativi idonei a valutare gli effetti di razionalizzazione dell’attività, supportando con criteri e contenuti la capacità progettuale dei decisori. Decisioni strategiche come la scelta e l’utilizzo appropriati delle risorse sia umane (operatori e tecnici), sia strumentali (macchine per le analisi) concorrono alla realizzazione del processo produttivo e sembrano perciò essere fattori cruciali di progettazione. Metodi. Basandosi sullo studio di un caso reale ed attraverso interviste con i decisori si è pervenuti alla formulazione di un modello di programmazione matematica appartenente alla classe dei problemi di Programmazione Lineare Intera. Tale modello analizza il processo operativo e, nell’ambito di una serie di possibili scenari formulati dai decisori, suggerisce la soluzione migliore rispetto ad un criterio di valutazione ritenuto importante dai decisori stessi. Il decisore dunque può usufruire di un valido strumento di supporto nella valutazione dei processi di riorganizzazione del Laboratorio con possibilità di effettuare confronti tra diverse alternative. Ovviamente, il modello proposto non può e non deve prescindere da un’analisi preliminare delle esigenze di offerta del laboratorio, delle risorse umane disponibili e da una serie di informazioni che sono indispensabili per la riprogettazione del processo di produzione. Risultati. Il modello proposto è stato istanziato con dati raccolti in un laboratorio Italiano e risolto tramite un software commerciale. I risultati sono stati esaminati e sottoposti a giudizio degli operatori sanitari coinvolti nella gestione del laboratorio in questione. I risultati del modello hanno suggerito decisioni riorganizzative considerate plausibili per i decisori. Conclusioni. In un’ottica di Sistema di Supporto alle Decisioni, il modello va inteso come una sorta di “Cruscotto Direzionale” attraverso il quale, dalla regolazione di alcuni parametri fondamentali stabiliti dall’utente quali ad esempio gli esami da eseguire su determinati macchinari o i tempi di arrivo e completamento previsti per i diversi esami, è possibile ottenere indicazioni su come operare talune scelte di gestione del laboratorio (accorpamento dei macchinari in settori, assegnamento del personale a turni e settori, distribuzione dei carichi di lavoro su turni e settori). Tale strumento non deve essere usato “a scatola chiusa” ma presuppone sinergia tra il mangement clinico e quello gestionale attraverso cui possibile perseguire l’obiettivo dell’efficienza in campo sanitario

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