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028 - Endocrinologia pediatrica e laboratorio

Autore/i: R.M. Dorizzi

Rivista: RIMeL - IJLaM, Vol. 3, N. 1, 2007 (MAF Servizi srl ed.)

Pagina/e: 28-44

L’articolo riassume brevemente le profonde radici cliniche dell’endocrinologia e dell’endocrinologia pediatrica. Vengono valutati i principali aspetti clinici degli ipostaturismi che hanno delle importanti ricadute di politica sanitaria. La diagnostica di questa patologia si basa ancora su test dinamici che sono poco fisiologici e poco riproducibili in laboratori diversi e nello stesso laboratorio. La determinazione del GH e dell’IGF-I presenta problemi legati alla scarsa standardizzazione dei reagenti e dei calibratori. Grande interesse clinico presenta anche la diagnostica relativa alle condizioni di pubertà precoce, pubertà ritardata ed ovaio policistico per le quali, a fronte di importanti ricadute nella vita del bambino o dell’adolescente che poi si estendono alla vita adulta, il laboratorio ha ancora pochi strumenti diagnostici. Non si possono rilevare, al momento, né un interesse delle numerose aziende che operano in questo ambito né l’attivazione di progetti strutturati di standardizzazione nazionale, o almeno multicentrica, con l’obiettivo di porre rimedio alla scarsissima omogeneità dei metodi analitici a disposizione del laboratorio e del clinico. Un problema molto importante è quello degli intervalli di riferimento pediatrici; l’urgenza di affrontare questo aspetto si estende ad una diagnostica molto comune come quella tiroidea. Un esame della più recente letteratura in questo ambito dimostra: 1) la limitatezza dei dati reperibili in banche dati come PubMed ed Embase; 2) parte rilevante di questi è relativa ad analizzatori e metodi che non sono più nemmeno commercializzati; 3) spesso i dati sono stati ottenuti in soggetti di riferimento poco confrontabili con quelli che accedono ai nostri laboratori.

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