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082 - La regolamentazione delle professioni sanitarie nel Regno Unito: come conciliare autonomia e dignità professionale con le garanzie di Buona Pratica e le aspettative dei Pazienti

Autore/i: M. Caputo

Rivista: RIMeL - IJLaM, Vol. 3, N. 2, 2007 (MAF Servizi srl ed.)

Pagina/e: 82-87

Aggiornamento continuo e formazione professionale sono una fetta cospicua della Ragione Sociale di una associazione scientifica. Nell’incontro annuale dei Coordinatori, svoltosi a Villa Tacchi lo scorso marzo, si è presentato e discusso il recente documento britannico sulla regolamentazione delle Professioni sanitarie, che il Governo Blair ha appena promulgato anche sull’onda di avvenimenti che hanno scosso la fiducia dell’opinione pubblica. Su tale documento si è pronunciato il King’s Fund, la fondazione indipendente che svolge un’autorevole funzione di consulenza nei confronti del Ministero della Salute. Alla luce delle sue valutazioni, luci ed ombre del documento, presentati in modo oggettivo, possono costituire materia di dibattito anche per una società scientifica italiana. In particolare gli aspetti legati alla recertification, cioè il processo formale cui dovrà sottoporsi il medico specialista ogni 5 anni per poter continuare ad esercitare la sua branca, offrono argomento di riflessione e stimolo alla programmazione delle attività formative di una Società come la nostra che pure opera in contesti organizzativi e umani differenti da quelli dell’NHS.

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