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092 - Gli esami in autoimmunologia nella diagnosi e nel monitoraggio dell’artite reumatoide: la risposta del laboratorio

Autore/i: M. Tampoia

Rivista: RIMeL - IJLaM, Vol. 3, N. 3-S1, 2007 (MAF Servizi srl ed.)

Pagina/e: 92-95

Il trattamento precoce dell’Artrite Reumatoide (AR) previene il danno articolare, ma un’accurata diagnosi nella fase iniziale della malattia può essere difficoltosa. Per anni la determinazione del fattore reumatoide (FR) è stato l’unico test di laboratorio utilizzato per la diagnosi e la prognosi di pazienti affetti da malattia articolare infiammatoria. Recentemente molti autoanticorpi hanno mostrato performance diagnostiche migliori e sono stati proposti come marcatori di diagnosi e prognosi di AR. Più promettenti tra tutti gli autoanticorpi anti-proteine cicliche citrullinate (APCA): sono altamente specifici di AR, si riscontrano precocemente nel decorso clinico della malattia, sono associati a più severo danno articolare ed a maggiore attività di malattia. Importanti progressi sono stati compiuti nella identificazione e determinazione di APCA e molti kit ELISA sono oggi disponibili. L’automazione dei metodi garantisce l’accuratezza analitica e ne permette un utilizzo routinario nei laboratori clinici

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