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262 - Utilità dei marcatori biochimici di rimodellamento osseo in pazienti con morbo celiaco in età adulta

Autore/i: G. Bonetti, F. Pagani, F. Lanzarotto, M. Panteghini

Rivista: RIMeL - IJLaM, Vol. 3, N. 4, 2007 (MAF Servizi srl ed.)

Pagina/e: 262-298

Scopo del lavoro. L’alterazione del rimodellamento fisiologico del tessuto osseo si presenta con elevata frequenza nei pazienti con diagnosi di morbo celiaco in età adulta. Scopo di questo studio è stato di valutare in un gruppo di questi pazienti l’utilizzo dei marcatori biochimici di rimodellamento osseo (MBRO). Materiali e metodi. I marcatori di osteoformazione, fosfatasi alcalina ossea (BALP) e osteocalcina (OC), e di riassorbimento osseo, desossipiridinolina libera urinaria (U-DPD) e telopeptide Nterminale del collagene I urinario (U-NTX-I), sono stati determinati al momento della diagnosi di celiachia e dopo un anno di dieta priva di glutine. Sono stati inclusi 139 pazienti, 37 maschi (età 20- 58 anni) e 102 femmine (età 17-72 anni). Al momento della diagnosi di celiachia, 53 pazienti sono stati sottoposti a mineralometria ossea computerizzata (MOC) a livello del collo del femore. Il valore di densitometria ossea (BMD) era espresso come T score (numero di DS di cui il BMD del soggetto differisce dalla media di una popolazione di soggetti giovani sani, corrispondente al picco di massa ossea, paragonabile per sesso e razza). Risultati. In base ai criteri densitometrici dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, tre pazienti venivano identificati alla MOC come osteoporotici, 26 osteopenici e 24 presentavano normale massa ossea. Tutti i pazienti osteoporotici avevano valori dei MBRO superiori al limite superiore di riferimento (LSR); nei pazienti osteopenici e nei pazienti senza alterazioni ossee alla MOC si evidenziavano valori elevati di BALP nel 27% e 33%, di OC nel 69% e 71%, di U-DPD nel 72% e 58%, di U-NTX-I nel 50% e 30% dei casi, rispettivamente. Nel gruppo di pazienti sottoposti a dieta priva di glutine per un anno (n=126) si evidenziavano significative (p<0.001) riduzioni delle concentrazioni di tutti i MBRO misurati rispetto ai valori basali, tuttavia, 43 (34%) pazienti dimostravano valori dei MBRO ancora superiori al LSR. Discussione e conclusioni. La determinazione dei MBRO al momento della diagnosi di celiachia può suggerire la presenza di un alterato rimodellamento osseo anche in pazienti con MOC negativa. La significativa riduzione delle concentrazioni di MBRO dopo un anno di dieta aglutinata indica l’efficacia della stessa nel controllare la patologia ossea. D’altra parte la persistenza di valori elevati di MBRO dopo la dieta suggerisce la necessità di una rivalutazione al fine di un’eventuale terapia farmacologica anti-riassorbitiva.

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