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072 - Follow up del cancro della tiroide: i quesiti del clinico, le risposte del laboratorio

Autore/i: R.M. Dorizzi, R. Castello, L. Giovanella, F. Zambotti

Rivista: RIMeL - IJLaM, Vol. 4, N. 3-S1, 2008 (MAF Servizi srl ed.)

Pagina/e: 72-81

L’epidemiologia del carcinoma della tiroide è caratterizzata dall’elevata frequenza della patologia nodulare tiroidea (è 2-4 volte più frequente nel sesso femminile che in quello maschile) che raramente è maligna. In Italia il tumore della tiroide ha rappresentato nel periodo 1998-2002 lo 0.7% del totale delle diagnosi tumorali negli uomini e il 2.5% del totale nelle donne con una mortalità dello 0.2% del totale dei decessi neoplastici nei maschi e dello 0.5% nelle femmine. Nel carcinoma tiroideo differenziato, la prognosi a 5 anni è favorevole in più dell’85% dei casi. Nella diagnostica dei noduli tiroidei hanno un ruolo, oltre al laboratorio, l’anamnesi, l’ecografia del collo, l’agoaspirazione ecoguidata e la scintigrafia. Negli ultimi anni sono state prodotte o aggiornate numerose linee guida e raccomandazioni dedicate a noduli e cancro della tiroide che affrontano spesso, anche in maniera dettagliata, il ruolo del laboratorio. In generale tutti questi documenti raccomandano l’impiego del TSH con una elevata sensibilità funzionale, della tireoglobulina (solo nel follow-up) e della calcitonina in casi selezionati. Il ruolo del laboratorio è quello di tenersi aggiornato su quanto è raccomandato dalle principali società scientifiche e di costituire una sorta di ponte tra quanto è reso disponibile dalle aziende di diagnostici e quanto è praticabile. I principali problemi tecnico-analitici relativi al dosaggio della tireoglobulina sono rappresentati da: 1) mancanza di uno standard internazionale riconosciuto; 2) sensibilità limitata; 3) scarsa precisione interdosaggio; 4) interferenza degli anticorpi anti-tireoglobulina; 5) effetto gancio (hook effect). La determinazione della calcitonina si avvia ad essere raccomandata in modo sistematico nella fase di inquadramento del carcinoma midollare della tiroide, una volta escluse le cause di elevata calcitoninemia come insufficienza renale ed altri tumori endocrini (ad esempio del polmone o del pancreas). Anche in questo caso le problematiche relative al livello decisionale (legate alle differenze metodologiche ed alle diverse condizioni fisio-patologiche) devono essere gestite in modo condiviso dal clinico, dal laboratorio e dalle aziende di diagnostici

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