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024 - Sensibilità agli antibiotici 'in vitro' di ceppi di streptococcus pyogenes

Rivista: Riv Med Lab - JLM, Vol. 1, N. 1-2, 2000 (SIRSE Srl ed.)

A. Ceraminiello, L. Sacco, M. Perduca

Riassunto: Premessa: L’angina streptococcica è la più frequente tra le faringiti batteriche soprattutto
nei bambini.
Il farmaco di scelta è la penicillina ma spesso e prevalentemente in età pediatrica si utilizzano, anche
se in modo empirico, macrolidi e altri antibiotici.
A causa dell’aumento, sempre più spesso segnalato in letteratura, delle resistenze ai macrolidi, in considerazione
della gravità delle complicanze precoci e tardive di questa infezione, ci è sembrato utile
valutare la sensibilità antibiotica nei confronti delle molecole di più comune impiego, di ceppi di
Streptococcus pyogenes isolati da tamponi faringei .
Metodi: Su 2183 ceppi isolati negli anni 1991, 1995, 1996, 1997 e 1998 presso il laboratorio di
Analisi Microbiologiche dell’Ospedale Maggiore di Lodi, sono stati saggiati i seguenti antibiotici: penicillina,
ampicillina, amoxicillina+acido clavulanico, cefalotina, ceftriaxone, clindamicina, eritromicina,
claritromicina, teicoplanina, ofloxacina, vancomicina, tetraciclina.
Per l’identificazione e l’antibiogramma è stato utilizzato un micrometodo (Sceptor -Becton
Dockinson)
Risultati: Tutti i ß-lattamici hanno mantenuto un elevato livello di attività così pure la vancomicina, la
teicoplanina e la clindamicina. La resistenza all’eritromicina passa da 9% del 91 al 17% del 95, 48 %
del 96, 27 % del 97 e 20% del 98, la resistenza alla tetraciclina si è mantenuta in un range dall 11% al
21% senza variazioni significative nel tempo.
Il cotrimossazolo non è stato saggiato, sebbene talvolta utilizzato nelle faringiti, per la resistenza intriseca
di Streptococcus pyogenes.
Conclusioni: A causa della circolazione di SGA poliresistenti, nei casi di insuccesso terapeutico o di
allergia alla penicillina, si suggerisce l’esecuzione dell’antibiogramma

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